Intervista SERGIO ASSISI
CL:Come descriverebbe un bravo attore? Che tipo di caratteristiche dovrebbe possedere?
SA: Un bravo attore è per me colui che attraverso gli occhi fa passare ogni emozione! C'è chi naturalmente ha questa magia negli occhi! Quelli già si possono definite attori! Perché la recitazione è un talento e come tale è innato! Si può imparare la tecnica ma l'emozione passa o non passa!
CL: Con quale regista preferisce collaborare? SA: Mi piacerebbe lavorare con tanti registi, se proprio dovessi esprimere un desiderio lavorerei con Sorentino Garrone e Muccino... CL: Come è la vita creativa di un attore nell'Italia contemporanea? SA: Molto difficile, come credo in tutto il mondo! La crisi colpisce anche fortemente l'arte, ma non mi arrendo e cerco di continuare la mia propensione creativa! CL: Come vede il futuro della cinematografia italiana? SA: Spero che l'Italia torni a riprendere tanti primati che deteneva! Tra cui anche il Cinema! Ma se le coscienze penseranno solo al profitto sarà molto difficile! CL: Lei è anche uno scrittore. Che cosa significa per Lei la parola scritta? Ritiene possibile che Lei un giorno possa dimenticare la scena e dedicarasi completamente alla scrittura? SA: Sto preparando il mio romanzo, non credo di eccellere nella scrittura, ma se potessi davvero vivere scrivendo, sarebbe uno dei miei sogni di bambino. CL: Le capita talvolta di vedere l'Italia come un paese claustrofobico? Le piacerebbe provare a scoprire altri luoghi europei o mondiali per lavorarci? Ha avuto occasione di lavorare fuori del Suo paese? |
SA: Adoro viaggiare e scoprire, sono stato molto in America ma ho attraversato Europa e Italia tutta! Non escludo di poter lavorare in ogni paese del mondo, ma vorrei che la vera America fosse il mio paese! CL: Ha visitato il Montenegro. Quali sono le sue impressioni? Conosce la cinematografia oltre il mare Ariatico, precisamente dell'area di Ex Jugoslavia? Secondo Lei, che cosa bisognerebbe fare nel nostro paese per proseguire con le trasformazioni positive riguardanti il cinema? SA: Sinceramente non conosco molto la cinematografia della Ex Jugoslavia, ma ho avuto modo di lavorare con molti attori dei paesi dell'est e ho scoperto con sorpresa che hanno una preparazione strepitosa! Sono bravissimi e professionali! Grandissima espressività! Per il Montenegro dovrebbe incrementare gli scambi artistico-culturali! Ovviamente io mi propongo :-) Mi piacerebbe fare un film li! CL: A Lei piacerebbe lavorare dall'altra parte della telecamera? Ha un'eventuale tendenza a lavorare come regista in futuro? SA: Sto preparando una commedia che ho scritto io e presto ne sarò anche il regista! Mi diverte ugualmente stare dietro e avanti la macchina... CL: Nello show televisivo "Ballando con le stelle" ha detto "...io da una parte, ballo d'altra, cioè ballo non è proprio l'arte mia..." Ma anche se non ritiene che il ballo sia il suo punto forte, crede che riuscirà a recitare il ruolo di un ballerino. Pensa che gli attori, in genere, vedano e accettino ogni compito di vita come un ruolo? SA: Era solo una battuta, ma il ballo mi piace e se non mi fossi infortunato sarei sicuramente arrivato in finale! Il ballo è un'espressione pari alla recitazione alla musica o alle altre arti! Personalmente non recito mai nella vita privata! Nella vita pubblica un pochino... Quando serve! CL: Riuscirebbe ad immaginare la sua vita senza il palcoscenico? SA: Senza palcoscenico forse si, ma dovrei trovare un buon sostituto per creare, come la scrittura di cui sopra... CL: Ci riveli i suoi progetti professionali, cosa vorrebbe realizzare nel futuro? SA: Vorrei creare un gruppo di lavoro di persone talentuose per divertirsi a creare insieme! Ho messi su una piccola casa di produzione proprio per questo e stiamo partendo con la produzione di piccole cose, ma artisticamente molto valide! Crespo proprio che in questo momento di crisi mondiale l'unica soluzione sarebbe proprio fare gruppo, in contrapposizione all individualismo che oggi impera! A cura di Ivana Mrvaljevic |